Lo SFUSATO AMALFITANO: il limone della Costiera Amalfitana

Chiunque visiti la Costiera Amalfitana sicuramente incontrerà un albero di limoni lungo la strada. Il nome di questa particolarissima varietà è “Limone Costa d’Amalfi”, con il quale è stato riconosciuto come IGP (Indicazione Geografica Protetta). Più comunemente si fa chiamare “Sfusato Amalfitano” e le sue caratteristiche lo rendono unico al mondo. Ve ne parlo in questo articolo.

I terrazzamenti di limoni, cornice della Costiera Amalfitana 

Percorrendo la Strada Statale Amalfitana 163, che collega tutti i villaggi della Costiera Amalfitana, è possibile notare la particolare conformazione del versante delle montagne: una distesa di terrazzamenti creati appositamente dall’uomo per la coltivazione dei limoni. 

La coltivazione tipica a terrazzamenti, con le sue coperture di paglia o tramite reti ombreggianti,  non solo rende il profilo della Costiera Amalfitana unico al mondo, ma contribuisce a rendere questa varietà di limone davvero pregiata. La conformazione del territorio, infatti, protegge gli alberi di limone dai venti del Nord, mentre li lascia esposti alle correnti fresche provenienti dal mare ed al sole. E’ proprio questo che rende questa varietà di limoni tra le più ricche in assoluto di vitamina C.

terrazzamenti limoni

Il Limone Costa d’Amalfi: un pò di storia

La coltivazione di limoni come possiamo osservarla oggi in Costiera Amalfitana iniziò intorno al X – XII secolo tra Cetara ed Amalfi. Probabilmente, già gli antichi Romani conoscevano i limoni. Infatti, le piante di limoni sono raffigurate in alcuni affreschi ritrovati a Pompei, dove, però si capisce che i Romani adoperavano questa pianta come pianta ornamentale.

La coltivazione dei limoni era principalmente diffusa in Persia, Iraq ed Egitto. Infatti, il nome “limone” proviene dal termine “limu” con cui i persiani indicavano gli agrumi. Si presume, infatti, che furono proprio gli arabi, o Saraceni, nelle loro ripetute incursioni provenienti dal mare, ad importare la coltivazione dei limoni in Costiera Amalfitana. Il limone, infatti, ricco di vitamina C, era utilissimo nei lunghi viaggi in mare per prevenire lo scorbuto.

Lo Sfusato Amalfitano e le sue le caratteristiche

Il Limone Costa d’Amalfi viene anche chiamato Sfusato Amalfitano per la sua forma affusolata e per la zona in cui è diventato unico nel suo genere: la Costiera Amalfitana.

A differenza delle altre varietà di limoni, lo Sfusato ha una buccia di medio spessore, di un colore giallo chiaro. Il suo profumo ed il suo aroma sono particolarmente intensi, questo anche per l’elevata presenza di terpeni. Tale caratteristica è essenziale per la produzione del liquore di limoni, che in Costiera Amalfitana è conosciutissimo con il nome di Limoncello. La polpa di questo frutto è molto succosa e di acidità moderata. Le dimensioni sono medio-grosse e nella polpa si possono contare da 8 a 9 segmenti.

Parlo del limoncello qui: Il limoncello: liquore tipico della Costiera Amalfitana

limone costiera

Gli usi dello Sfusato Amalfitano in cucina

Dello Sfusato Amalfitano, una volta raccolto, non si butta via proprio niente. Tutto viene utilizzato ed adoperato in cucina, oppure per la produzione di prodotti tipici.

Il succo viene adoperato in cucina come condimento per insalate o piatti a base di pesce, oltre che per la produzione di Sorbetto: una freschissima granita a base di acqua, zucchero e succo di limone. La buccia viene utilizzata per la produzione del Limoncello, infatti gran parte del raccolto è destinato maggiormente a questo uso. Il Limone può essere però anche mangiato al naturale, in una fresca insalata con fette di limone, aceto e menta. 

L’utilizzo del limone, infine, è presente nella cucina dolciaria: si distinguono la crema al limone utilizzata nella famosa Delizia al Limone e la bagna adoperata soprattutto nel Babà, che in queste zone ha acquisito la sua fama proprio per questa caratteristica. 

Ho parlato del Babà in questo apposito articolo: “Il Babbà con due b”

limone sfusato

Alcune leggende sul limone Costa d’Amalfi

Il limone d’Amalfi è presente anche nei racconti della mitologia greca. Si narra che il famoso “Albero dai pomi d’oro” che si trovava nel giardino delle Esperidi, non fosse altro che un albero di limoni. Questo albero, gelosamente custodito dalle tre Esperidi, era stato donato da Gea (madre Terra) a Hera, la moglia di Zeus, il giorno delle loro nozze.

Ercole, durante una delle sue imprese (le dodici fatiche), riuscì a rubare questi frutti e a portarli agli uomini. Inoltre, fu proprio lui a dare il nome alla città di Amalfi e a piantare qui i limoni. Infatti, Ercole, era profondamente innamorato della ninfa Amalfi. A causa della morte improvvisa della ninfa, con il cuore a pezzi, Ercole volle seppellirla in un luogo che fosse degno di ospitare la sua bellezza.

Ercole, quindi, si mise alla ricerca del posto perfetto e lo individuò nella Costiera Amalfitana, in particolare nel villaggio che oggi prende proprio il nome dalla sua amata, ovvero Amalfi. Fu proprio lui, quindi ad adornare questo posto con gli alberi di limoni che aveva rubato nel giardino delle Esperidi e a dare il nome alla città di Amalfi, in onore della sua amata.

roberta

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